Atti e memorie della Deputazione di Storia patria per le Province di Romagna
Direttore responsabile: Valeria Cicala.
Direttore degli "Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna": Giovanni Brizzi
Comitato di redazione: Enrico Angiolini, Paola Foschi, Massimo Giansante, Riccardo Parmeggiani, Berardo Pio, Daniela Rigato, Diana Tura.
Segreteria di redazione: Paola Foschi, Massimo Giansante, Daniela Rigato, Diana Tura.
Comitato scientifico: Alfredo Buonopane, Angela De Benedictis, Mario Fanti, Euride Fregni, Guy Geltner, Elisabetta Govi, Maria Malatesta, Angelo Mazza, Massimo Medica, Massimo Montanari, Giuseppina Muzzarelli, Andrea Padovani, Kenneth Pennington, Gabriella Poma, Sarah Rubin Blanshei, Giorgio Tamba, Francis Tassaux, Walter Tega, Nicholas Terpstra, Claudio Zaccaria.
Il comitato di redazione degli "Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna" applica a tutti i saggi proposti un sistema di peer review "doppio-cieco": dopo una valutazione preliminare della redazione sulla pertinenza dell’argomento e dell’impostazione con le linee redazionali delle rivista, il testo viene sottoposto in forma anonima a due studiosi italiani o stranieri. I loro nomi non sono conosciuti dall’autore; i referenti formulano un giudizio motivato e mantengono l’impegno di discrezione nei confronti dell’autore.
INDICE degli "Atti e memorie", a cura di Giovanni Paltrinieri
REGOLE TIPOGRAFICHE
L’autore ha a disposizione per ogni contributo max 40.000 battute spazi compresi.
Il file deve essere inviato in Word, con eventuali figure, tabelle e didascalie in file a parte.
Nel testo usare le virgolette a caporale « » per le citazioni di brani e per l’indicazione delle riviste, quelle in apice ‘ ’ per dare particolare rilievo ad una parola, quelle “ ” solo nel caso in cui vi sia una citazione all’interno di una prima citazione.
In linea generale, non si dovranno mai apporre segni d’interpunzione prima della parentesi che apre, mentre si potranno mettere dopo quella di chiusura. I segni di punteggiatura alla fine di periodi tra virgolette o tra parentesi vanno fuori sia dalle virgolette sia dalle parentesi. Il richiamo di nota a piè di pagina va prima di quello di interpunzione; va dopo la parentesi, le virgolette, il punto di domanda e il punto esclamativo.
È previsto l’utilizzo di due trattini: breve (-) e medio (–). Il trattino breve si utilizza per indicare un composto fra due termini e non prevede spazi intermedi (es.: politico-culturale). I casi più frequenti in cui ricorre l’uso del trattino breve sono per separare due cifre (15-20 persone). Il trattino medio prevede invece uno spazio prima e uno dopo (es.: «lo scrittore elegante – poco importa se lo faccia per istinto o per regola – evita l’uso di termini tecnici»). Esso va usato per isolare una frase incidentale, in luogo delle virgole o delle parentesi.
All’interno del testo le citazioni che siano lunghe oltre 3-4 righe devono essere scritte in corpo minore, senza alcuna virgoletta e con margini più stretti del testo. Esempio:
Dove terminava la tutela di Frassinoro iniziavano i possedimenti di Pagano da Corsena nelle terre della Garfagnana. Specularmente, dove terminava la tutela dell’abbazia di Fanano iniziavano i possedimenti del feudatario di Matilde nelle terre della Controneria. In entrambi i casi si trattava di zone di transito, la via Bibulca e la via Nonantolana, di estrema importanza strategica dal punto di vista della politica transappennica esercitata dai Canossa prima dell’ultima fase della vita di Matilde.
Nelle note le citazioni bibliografiche devono seguire le seguenti norme:
a] L’autore va in maiuscoletto, il titolo dell’opera in corsivo, la casa editrice deve seguire il luogo di edizione. Esempio: R. A. GOLDTHWAITE, La costruzione della Firenze rinascimentale, trad. it., Bologna, Il Mulino, 1984. Sono richieste le indicazioni delle case editrici, a meno che non siano semplici tipografie o la stampa non avvenga in proprio. L’eventuale indicazione della collana va fra parentesi tonde dopo l’indicazione dell’anno di edizione (e prima delle pagine).
b] Nel caso di una rivista, la numerazione dell’annata seguirà l’uso originale della rivista (in numeri romani o arabi), mentre l’anno non deve essere posto tra parentesi, ma tra due virgole. Esempio: G. PETTI BALBI, Il consolato genovese di Tunisi nel Quattrocento, in «Archivio Storico Italiano», CLVI, 1998, pp. 227-256 oppure L. FERRANTE, L’onore ritrovato. Donne nella casa del Soccorso di San Paolo a Bologna (secc. XVI-XVII), in «Quaderni storici», 53, 1983, pp. 499-527.
c] p. es. Momigliano 1963b, pp. 143-145. Evitare sempre l’uso di Idem e simili. Nel caso di più opere di uno stesso autore indicare le prime parole del titolo; c] Citazioni archivistiche: per prima l’indicazione del luogo di conservazione, la prima volta per esteso, le seguenti abbreviato: p. esempio Archivio di Stato di Bologna (ASBo), Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna (BCABo). Segue il fondo archivistico in corsivo: Comune-Governo oppure Demaniale oppure Notarile. Segue la serie, quindi l’unità archivistica.
Per i manoscritti occorre indicare il luogo di conservazione, secondo le norme precedenti, seguito dalla collocazione e da indicazione dell’eventuale autore e titolo (se individuati). Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna, ms. B.110, Marcello Oretti, Pitture nelli palazzi e case di villa nel territorio bolognese, c. 5v.
d] Qualora, in una nota, vi sia un riferimento bibliografico o archivistico perfettamente identico a quello della nota precedente, nella seconda basterà scrivere ibidem.
e] Fonti antiche: utilizzare le abbreviazioni fornite da Thesaurus Linguae Latinae; Oxford Classical Dictionary; Patristic Greek Lexicon; p. es. Cic. rep. 2.4; Tac. ann. 1.12.
I titoli degli eventuali paragrafi devono essere scritti in maiuscoletto.
L’inserimento di eventuali immagini viene autorizzato dalla redazione e gli autori dovranno preventivamente e personalmente procurarsi le autorizzazioni necessarie alla pubblicazione delle stesse.
N. B. In caso di totale o parziale non ottemperanza delle norme tipografiche, la redazione si riserva il diritto di rimandare il manoscritto all’autore perché il testo venga adeguato ai criteri della rivista.
CODICE ETICO
«Atti e Memorie della Deputazione di storia patria per le province di Romagna» è una rivista scientifica peer reviewed che si attiene in ogni fase a principî di rigore scientifico, di correttezza deontologica e di onestà intellettuale, riconoscendoli come unica base della propria attività e come unico criterio delle proprie scelte. La rivista rispetta il seguente codice etico. È necessario che tutte le parti coinvolte – autori, direttori, membri della redazione e referees – conoscano e condividano i seguenti requisiti etici.
Doveri dei direttori e dei membri della redazione
Decisioni sulla pubblicazione
I direttori e i membri della redazione di «Atti e Memorie della Deputazione di storia patria per le province di Romagna» sono responsabili della decisione di pubblicare o rifiutare gli articoli proposti. Tali decisioni vanno prese di comune accordo da parte dei direttori e dei membri della redazione con consultazioni sistematiche e riunioni periodiche, anche tenendo conto del parere di anonimi referees.
Correttezza
I direttori e i membri della redazione valutano gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.
Riservatezza
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Conflitto di interessi e divulgazione
I direttori e i membri della redazione si impegnano a non usare in proprie ricerche i contenuti di un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell’autore.
Anonimato
I direttori e i membri della redazione si impegnano a non rivelare l’identità dei referees consultati agli autori di articoli sottoposti a peer review, e quella degli autori ai referees medesimi.
Doveri dei referees
Contributo alla decisione editoriale
La peer review è una procedura che affianca e integra le decisioni dei direttori e dei membri della redazione in merito agli articoli proposti e consente agli autori di migliorare e arricchire i propri contributi.
Rispetto dei tempi
Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla redazione.
Riservatezza
Ogni testo proposto in lettura deve essere considerato riservato. Pertanto, tali testi non devono essere discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione dei direttori e dei membri della redazione.
Oggettività
La peer review deve essere condotta in modo oggettivo. I referees sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.
Indicazione di testi
I referees si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’autore. Il referee deve inoltre segnalare ai direttori e ai membri della redazione eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.